L’8 Aprile 2019 si è conclusa positivamente con circa 15.600€ la campagna per la raccolta fondi su Musicraiser per la produzione del doppio vinile di Requiem, l’ultimo album di Claver Gold. Noi di Dislife abbiamo partecipato alla campagna e siamo riusciti ad accaparrarci una coppia del doppio vinile la cui spedizione partirà il 17 Maggio.
Intanto vorremo parlarvi di un album che a parer nostro merita di essere recensito ed analizzato e che continua a far parlare di se anche ad un anno e mezzo dalla sua data di uscita.
Claver Gold è un’artista e cantautore marchigiano classe 86’, si avvicina al mondo dell’hip hop da giovanissimo, entrando in contatto con il writing e successivamente con il rap. Si trasferisce a Bologna per frequentare l’accademia delle belle arti, in contemporanea conosce diversi artisti della scena rap undeground, frequenta le battle freestyle ed inizia a farsi conoscere. Dal 2006 al 2011 scrive 4 LP (“ Old Fashion”,” Claver Gold è uscito dal Gruppo”,” Sensei Ep”,” Solo una brutta Storia”), ed infine nel 2012 pubblica “Tarassaco Piscialletto”, primo disco ufficiale in collaborazione con Dj West. Nel 2013 esce “Mr. Nessuno”, contenente la traccia “Cyborg” che vincerà il concorso sul cantautorato “Genova per Voi”, lo stesso anno viene pubblicato in freedowload il mixtape “Patate e cipolle”. Nel 2015 esce “Melograno” prodotto da Kintsugi, uno degli album più completi e maturi del giovane a artista ascolano che si conferma uno dei migliori storyteller in Italia, con una capacità espressiva di altissimo livello, un mix poetico letterario che si concentra sull’analisi dei sentimenti più profondi. Il 30 novembre 2017 sotto l’etichetta Glory Hole Record viene pubblicato “Requiem”.
Requiem è un’opera complessa, a tratti pesante e monotematica, ma anche incredibilmente geniale e profonda. Dopo il primo ascolto mi sono trovato circondato dalle pareti costituite dai ricordi dell’autore, le quali delimitano l’immaginario dentro cui si gravita dalla traccia 1 fino alla 17. Il viaggio dentro al quale ci si immerge è formato dalla ricostruzione di diversi eventi più o meno traumatici dell’artista, che ci descrive uno scenario malinconico e triste, sfuma i propri ricordi con un’aurea metafisica, a tratti gocce di surrealismo vengono colate dalle pennellate metaforiche su di una tela che per quanto colorata risulta comunque sporca e logora. Requiem è una bolla delimitata dai ricordi vissuti, amori, amicizie, dolori, rimpianti e pure qualche gioia, un’opera che sembra nascere da un’esigenza di autocura personale. Ritroviamo lo stile di scrittura conscious a cui Claver ci ha sempre abituati anche negli album precedenti, buona la capacità di destreggiarsi in maniera sciolta su beat che girano su diversi BPM senza perdere l’originalità del proprio flow, riuscendo a dimostrare che si può fare del buon rap anche su Beat più moderni, per quanto riguarda la vocalità questa volta si nota l’impegno messo nel portare al livello di perfezione il timbro, che risulta delineato, chiaro e più aggressivo.
Per quanto riguarda le produzioni, abbiamo una larga gamma di artisti anche molto diversi tra loro, inaspettatamente troviamo sonorità tendenti alla trap, nonostante il disco fosse stato annunciato da Claver stesso come un ritorno alle origini del rap classico.
Come ci si poteva aspettare abbiamo diverse tracce prodotte da Dj West che si riconferma un esperto in tema di suoni classici ma in Requiem è alle prese con alcuni beat più lenti e sonorità trap che risultano comunque ben fatti e capaci di ricreare la giusta atmosfera e l’intesa magica Claver/West che è una garanzia ormai da diversi anni. Alle produzioni abbiamo: Kuma, Kd One, Lil Thug, Daniele inox, Dr.Testo, Hybrido, James Logan e Kintsugi
Il disco si apre con l’intro in latino narrato da Murubutu, che successivamente spiega il concetto dell’album, si prosegue con “ Ballo con Lupi” ( N.2) a parer mio una delle tracce più valide dell’album, una presentazione dell’artista, dalle proprie origini e radici, ai sui conflitti; una traccia fondamentale la cui comprensione è necessaria per ottenere la chiave di lettura che adopereremo per comprendere a fondo l’intero album. Continuiamo con la N.3 “La notte delle streghe”, singolo uscito il giorno di Halloween con tanto di video. Ottima mossa strategica e video d’impatto che anticipa l’uscita di “Requiem” , testo ricco di metafore piuttosto interessanti con chiari riferimenti al dualismo tra amore e dolore. La N.4 “ Ricordati di ricordare” tratta con lo stile storytelling una tematica difficile quanto centrale nell’intero album, ovvero la perdita della memoria. Ci troviamo nuovamente di fronte a più vicende, in primis l’autore narra la storia di una donna affetta dall’Alzeihmer, ma se si ascolta con l’anima si può avvertire che c’è un vissuto personale dietro a questa canzone, e qua scatta la metafora tra Alzeihmer è abbandono cosciente dei ricordi, Claver vuole sottolineare l’importanza di non dimenticare le esperienze passate, in particolare gli amori e le passioni. Continuiamo con il featuring con Fibra, la N.5 “ Dejavù senza fiato”, una traccia incentrata sulla figura del rapper che riesce ad emergere da una realtà di provincia, un passo difficile che spesso fa morire sul nascere molti artisti di talento. Claver e Fibra raccontano delle difficoltà incontrate lungo il percorso che in fine li ha portati ad ottenere la loro rivalsa sociale, riuscendo nella loro arte grazie alla determinazione ed ai sacrifici . “ Requiem55” ( N.6) è uno dei pezzi più malinconici dell’album, pentimenti interiori riemergono in superficie e si fanno chiari agli occhi dell’artista che riepiloga eventi ed esperienze negative, spesso legate alla droga, le quali gli provocano un senso di colpa palpabile che si trasforma in un pentimento per la sofferenza causato a se stesso e alle persone a lui care.
Proseguiamo con “ Quando sei con lui” (N.7), anch’esso un pezzo che è possibile inquadrare in due dinamiche ambivalenti, amore ed abitudine, droga e dipendenza . E’ possibile interpretare il testo come un messaggio dedicato ad una partner passata, complice d’un amore malato ormai finito ma che è stato segnato dall’abitudine e dal malessere. Possibile anche l’interpretazione per cui il soggetto di riferimento, ovvero il “Lui” risulterebbe lo stato di alterazione, di conseguenza il testo affronterebbe il legame tra il protagonista e la dipendenza legata all’abuso di sostanze stupefacenti pesanti. “Notti di Vino” ( N8) è un featuring con Davide Shorty, che è riuscito ad incastrarsi molto bene nel ritornello rendendo la traccia molto dolce e melodica, qua viviamo il ricordo di un amore profondo e conflittuale, si vaga tra visioni calde e sensuali, tenendo pur conto dei problemi personali che influenzano l’armonia della coppia. Nella traccia N.9 “Uno come me” StephKill accompagna Claver nel ritornello lungo un salto in un passato, fatto di strada e storie droga, il tutto contornato dall’atmosfera cupa data del beat. “Un Motivo” ft Egreen N.10 è un classico che non poteva mancare, un pezzo d’autocelebrazione che più che esaltare gli artisti esalta il lifestyle hip hop anni novanta, un keep it real che Fantini e Claver hanno sempre rispettato dandone conferma in questo pezzo. A seguire “ Non c’è show” N. 11 ft. Lorb Bean, è il sequenc della traccia precedente, una critica sottile alla scena rap, l’amore e l’odio per una cultura con la quale i due artisti sono cresciuti , ma che negli ultimi anni ha subito diversi sconvolgimenti, rimembrando ad entrambi l’importanza di non farsi sotterrare dalle delusioni e dagli stravolgimenti, ma di continuare a fare ciò che si crede giusto, tramandando e tenendo fede agli insegnamenti appresi agli albori. “ Prima di decidere” (N12) è la storia di un amore infinito e profondo che rischia di finire, nel ritornello troviamo Ghemon che ammortizza un testo piuttosto impegnativo .L’autore è particolarmente e legato a questa figura femminile da un inconscio vincolo di dipendenza/amore, tematica che troviamo diverse volte all’interno dell’album. “Libertà” Ft TMHH ( N13), è la traccia che segna l’inizio della luce verso l’uscita,siamo ancora dentro al tunnel dei ricordi, e ci resteremo fino all’ultimo pezzo, però in questa traccia possiamo notare come l’autore sottolinea l’importanza di lasciare andare il ricordo, essere consci del vissuto, ma liberi nel continuare la propria esistenza nonostante le esperienze passate ci abbiano segnato nel bene o nel male, ottima la strofa di Tmhh che si sta facendo notare grazie al suo ultimo CD “ Errare umano ”. “ Il meglio di me” (N.14) è il secondo singolo uscito su youtube a fine dicembre 2017 in collaborazione con il rapper romano Rancore. La traccia prodotta da Dj West è una delle perle dell’album e tratta la tematica delle delusioni private legate alla consapevolezza ,che per quanto successo e fama si possa raggiungere, la felicità resta un miraggio del quale gli artisti non possono godere, proprio a causa della loro capacità innata di dare anima e corpo all’espressione artistica più pura e alla ricerca della verità. “Luca” (n15) è una canzone estremamente personale dedicata ad un amico dì infanzia con cui i rapporti sono andati persi negli anni, un testo che risulta quasi una lettera, che nasce dalla necessità di comunicare qualcosa, che si tiene dentro da tanto tempo, ad una persona che è stata particolarmente importante nella vita dell’autore. “ Carpa Koi”(N16) prodotta da Kintsugi è un viaggio metaforico nell’immaginario tatoo giapponese in cui la carpa assume diversi significati, tra cui quello di forza, coraggio e perseveranza nell’affrontare le difficoltà; un’antica leggenda giapponese narra di una carpa che riuscì a risalire le cascate nuotando controcorrente. Già nell’album “Melograno” avevamo trovato diversi riferimenti alla cultura orientale, nello specifico nella canzone “Lady snowblood”. Il CD termina con l’Outro fatto di tagli di fraseggi schretchati tratti dall’album stesso. Concludiamo consigliandovi l’acquisto di questo meraviglioso lavoro firmato Claver Gold Glory Hole Record.